L'ARTE DELL'ANTIQUARIATO CINESE
DIPINTI ORIENTALI:
L’arte millenaria della pittura in Cina e dell’antiquariato cinese in genere abbraccia il trascorrere di oltre un millennio, rivelando un profondo legame con l’universo nel pensiero tradizionale cinese. Attraverso pennellate che si susseguono, la pittura cinese riesce a catturare l’essenza dell’infinito, trascendendo i confini terreni.
Gli artisti, custodi di questa antica tradizione, trovano ispirazione nei paesaggi incontaminati, nei fiori che sbocciano e negli uccelli che volteggiano con grazia. Le loro opere prendono vita su rotoli di carta e delicati tessuti di seta, accompagnate da iscrizioni che racchiudono il titolo, la descrizione e il nome dell’artista, accompagnato dal suo prezioso sigillo.
Ma c’è qualcosa di ancora più intimo che unisce pittura e calligrafia: esse si abbracciano in un legame indissolubile. Spesso, il brano calligrafico tracciato con maestria diventa la chiave di lettura dell’intero dipinto, svelando il suo significato più profondo.
Così, l’arte pittorica cinese si dispiega come un universo di meraviglia, in cui la natura e l’espressione umana si fondono in un abbraccio eterno, tramandando la bellezza di secoli passati e avvolgendo il presente con un alone di saggezza e contemplazione.
CERAMICA E PORCELLANA:
L’arte delle ceramiche e delle porcellane, dopo un lungo cammino di sviluppo, raggiunse una sublime perfezione durante l’epoca gloriosa della dinastia Ming. In quel periodo, le tecniche di produzione furono affinate a tal punto da raggiungere l’eccellenza, e nuovi temi decorativi fecero la loro apparizione, come ad esempio la magnifica raffigurazione del potente drago.
Successivamente, durante il regno della dinastia Qing, i maestri vasai portarono l’arte al suo apice, trasformandosi in autentici artisti. Le loro opere univano con maestria unicità, bellezza ed eleganza in un connubio perfetto.
Durante le dinastie Song e Ming, emerse un tipo particolare di porcellana, decorata con uno smalto trasparente dai toni affascinanti che spaziavano dal verde al grigio-azzurro: il celadon. Questo straordinario stile di porcellana incantò i cuori di molti, suscitando un grande interesse non solo tra i collezionisti d’arte orientale, ma anche tra gli appassionati europei di antichità.
Ancora oggi, le porcellane continuano ad essere oggetti di grande desiderio per i collezionisti di tutto il mondo, che apprezzano la loro ineguagliabile bellezza e il valore storico che racchiudono.
GIADA:
Fin dai tempi antichi, l’uomo ha nutrito una profonda fascinazione per la giada. Nel corso dei millenni, la giada ha accompagnato la storia millenaria della Cina, apprezzata non solo per la sua straordinaria bellezza, ma anche per le sue proprietà che venivano associate all’immortalità, oltre a rappresentare uno status symbol di prestigio.
Nell’Occidente, il termine “giada” indica due tipi di pietre diverse: la giadeite e la nefrite. La nefrite, con la sua gamma di colori che spaziano dal nero al bianco, oltre a varie tonalità di verde, presenta una luminosità più opaca rispetto alla giadeite, la quale, una volta lucidata, brilla intensamente.
Oltre alla sua indiscutibile bellezza, la giada è estremamente dura, il che rende la sua lavorazione un’impresa complessa e ardua. Di conseguenza, le sculture realizzate con questa pietra preziosa acquisiscono un valore ancora più elevato, aggiungendo un ulteriore elemento di pregio.
LACCA:
SCULTURE BUDDISTE:
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