QUOTAZIONI gratuite dei dipinti di Giovanni Battista Crema
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Quotazione Giovan Battista Crema
Giovan Battista Crema è stato un pittore dalle molteplici sfaccettature: inizialmente seguace della pittura divisionistica, si affiancò poi ben presto a Giacomo Balla.
I suoi dipinti di grande dimensioni, in cui simbolo e modernità si fondono perfettamente, sono valutabili in linea generale tra i 4.000,00 e gli 8.000,00 euro, mentre i ritratti finemente eseguiti e le piccole scene hanno quotazioni tra i 2.000,00 e i 4.000,00 euro. I bozzetti e i disegni eseguiti minuziosamente sono stimabili generalmente tra i 1.000,00 e i 2.000,00 euro.
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Biografia
Il pittore Giovanni Battista Crema nacque a Ferrara nel 1883 in una famiglia di avvocati. Fu indirizzato verso lo studio classico, ma suo padre si rese conto presto della passione del ragazzo per la pittura, tanto da indirizzarlo dal maestro Angelo Longanesi per le lezioni di disegno.
Dopo due anni di lezioni, Crema decide di trasferirsi a Napoli per iscriversi all’Accademia di Belle Arti. All’Accademia ebbe Domenico Morelli come insegnante che, insieme a Filippo Palazzi, fu il promotore di quella che fu definita la scuola di pittura del sud Italia. Il punto focale era lo studio dalla natura come mezzo per trasmettere i sentimenti sulla tela.
Tuttavia non era una semplice riproduzione della natura, ma una meditazione profonda dei pensieri più intimi dell’artista, una rielaborazione della filosofia personale. Crema rimase a Napoli fino al 1901 e poi decise di andare all’Accademia di Belle arti di Bologna dove divenne allievo di Domenico Ferri.
Due anni dopo si trasferisce con la madre a Roma, un ambiente molto stimolante da un punto di vista artistico. Nel 1905 fece la sua apparizione con l’opera trittica L’istoria dei ciechi dolorosa all’Esposizione di Belle Arti di Roma che gli valse un notevole successo sia dal pubblico che dalla critica.
Il matrimonio:
Nel 1906 dopo il matrimonio con Luisa Tucci, Giovanni battista Crema si dedicò, oltre che all’arte, anche al giornalismo pubblicando articoli sulla rivista fiorentina “Arte e Storia” e su alcuni giornali ferraresi. Nel 1907 gli fu assegnata una sala all’Esposizione di Belle Arti di Roma e vi mostrò dodici dipinti e nel 1909 espose a Rimini dove vinse la medaglia d’argento e alla Donatelliana di Livorno dove vinse la medaglia d’oro.
Nel 1913 fu coinvolto nel lavoro sul libro “Leggende Romane” per il quale produsse dodici illustrazioni e un’incisione.
Nel 1922 fu allestita una mostra personale a Palazzo Crema, a Ferrara, con una trentina di opere di vari soggetti e argomentazioni. Questa mostra era l’omaggio della città a uno dei loro cittadini e nel 1927 la Banca Popolare di Ferrara acquistò due opere che mostravano lavoro commerciale e industriale nel distretto di Ferrara.
Nel 1928 allestì un’altra mostra personale alla Villa Comunale di Napoli, che riscosse molto successo di pubblico e di critica.
Durante la seconda guerra mondiale Giovanni Battista Crema fu arruolato presso il Ministero dei Marines che gli affidò il compito di illustrare scene della vita militare.
Nel 1950 accettò di far parte della giuria internazionale della Mostra Mondiale di Arte Sacra, a Roma. Nel 1954 una monografia delle sue opere fu pubblicata da Editori Fratelli Palombi per celebrare i 50 anni della sua carriera e un anno dopo gli fu assegnata una sala nella Pinacoteca Civica, a Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Nel 1957 suo figlio morì e il dolore dell’artista lo costrinse a ritirarsi dalla vita pubblica fino alla sua morte a Roma nel 1964.